San Giuseppe Jato, scontro in aula,la maggioranza fa quadrato intorno al Vicesindaco.

Dopo le polemiche e il duro scontro in consiglio comunale, lo scorso 9 Luglio, la maggioranza fa quadrato intorno al Vice Sindaco Dorotea Marino, dopo che la stessa sarebbe stata destinataria di attacchi immotivati da parte del consigliere di minoranza Alessandro Costanza.

In una nota, inviata alla redazione di Territorionews, " l’intera amministrazione comunale ed il gruppo di maggioranza ritengono opportuno e doveroso, anche a tutela del Consiglio Comunale, esprimere sdegno e rammarico per gli attacchi ed i toni del tutto immotivati e fuori luogo utilizzati dal consigliere Alessandro Costanza, nei confronti del Vice Sindaco nonché consigliere comunale Dorotea Marino, la quale stava semplicemente proponendo una mediazione in ordine alla discussione di un punto all’ordine del giorno. 

Veri e propri scatti d’ira, peraltro già in precedenza usati nei confronti 

del Sindaco, del tutto incontrollati e caratterizzati da una violenza verbale e psicologica inaudita, considerati ingiustificabili e incomprensibili.

Abbiamo assistito - si legge nella nota - ad una vera e propria trasformazione del 

Consigliere Alessandro Costanza che, dal nulla, ha assunto atteggiamenti e messo in atto comportamenti fuori da ogni regola di civiltà e confronto democratico, rabbiosi e prepotenti, al punto da essere percepiti come minacce; un comportamento oltretutto irrispettoso nei riguardi di una donna oltre che della carica istituzionale che la stessa rappresenta e di cui il consigliere Costanza dovrà rendere conto soprattutto ai concittadini che lo hanno sostenuto e che ha pessimamente rappresentato.

Tale atteggiamento provocatorio, che ha causato l’evidente e percepibile imbarazzo degli altri membri della minoranza, ha suscitato la contestazione dei consiglieri di maggioranza e del Presidente del Consiglio comunale, che ringraziamo, per il tempestivo ed impeccabile intervento di censura nei confronti di quanto stava accadendo.

Auspichiamo, per un sereno e civile prosieguo della consiliatura, che atteggiamenti del genere non turbino più il corretto svolgimento dei lavori dell’Assemblea".